22 - 23 Gennaio 2022 con Natalie Wagner

Si è formata presso la Swiss National Ballet School e l’Università delle Arti di Zurigo, oltre a una formazione ulteriore negli Stati Uniti, a Parigi e in Israele.

Collabora con e per coreografi e compagnie come  Zaccho Dance-Theater (USA), AdiSalant (Israele), LiorLev (DE / Israele), NoaZuk (Israele), Katja Grässli (NL / CH), CharlottaÖvferhom( SE) e Jérôme Bel (FR). Natalie Wagner ormai da anni è attiva come coreografa a livello internazionale.

Ha creato numerose produzioni contemporanee di  cortometraggi e lungometraggi.

Il suo solo “I Wish” ha debuttato al Solo Contemporary  Dance Festival ad Ankara nel 2018, e presentato nel  2019 al Hellerau-European Center of the Arts.

 

Presenta a Berlino nella 28ª Settimana internazionale  della danza a Dresda la coreografia “The Merry  Widow” per lo Stadtt heater Biel / Solothurn, “The Last  Five Years” per il Gerhard-Hauptmann-Theater e  Chicago e “Flash Dance” per Lle Théâtre Kriens. 


L’ARTE DELLO SPETTATORE: PANTA RHEI

 

Panta Rhei è il risultato di una sintesi fra la performance di danza e il progetto di ricerca scientifica. In fase di ricerca infatti il pubblico si è prestato al monitoraggio della propria frequenza cardiaca, il risultato ha dato la possibilità di connettere la  danza alle emozioni del pubblico. La qualità dell'esperienza è stata determinata dal significato che ogni spettatore aveva di "sensazione corporea" e "sensazione del corpo". Con questa miscela di danza e scienza la Wagner vuole catturare momenti effimeri e visualizzare la  relazione tra performer e pubblico per rafforzare la necessità dell’esperienza collettiva.

 

PANTA RHEI di Natalie WAGNER e' una produzione sostenuta nella PERMANENZaRTISTICA nell'edizione 2019.2020 del NetworkIDP con la rassegna A Maglie Larghe e il Laboratorio Urbano Rigenera di Palo del Colle.

 

 

CREDITS. Coreografa: N. Wagner – Fisico: Dr.Inga-Maria Eichentopf - Danzatrici: Sakurako Awano e Mariko Koh - Costumi e Scenografia: Hanna Zeyer, Hans Werner(HfBK)-Musica: Nadir Vassena (Conservatorio per la Musica, Lugano) e Stefan Menzel.